Diedro Manolo-Pian della Paia Valle del Sarca

Dopo almeno tre anni che puntualmente ogni primavera provavamo ad organizzarci per fare questa grande classica della Valle del Sarca e dovevamo rinunciare, prima per il Covid, poi per il maltempo e infine per il caldo che arrivava inesorabile, finalmente quest’anno siamo riusciti a farla facendo lo slalom fra le perturbazioni e trovando due giorni infrasettimanali di tempo buono. La soddisfazione è quindi stata enorme, ma Venerdì sera tornando a casa con Marco eravamo entrambi perplessi sulla valutazione delle difficoltà e della proteggibilità e quindi metto quì le nostre considerazioni che spero possano essere utili per chi cerca informazioni per andare a farla.

Partendo dalla guida di Filippi si è portati a pensare che sia una via facile, perché di fatto è al massimo di V+ e con ottima chiodatura, invece poi si trova una via con tutti tiri di VI e VI+, molto fisica, con diversi chiodi, ma su cui è indispensabile integrare perché in alcuni tratti la distanza fra i chiodi è notevole (sul penultimo tiro almeno 10/12 m).
Tra l’altro ho trovato particolarmente impegnativo proprio il tratto per arrivare ai chiodi di uscita del penultimo tiro, che secondo me è il tiro chiave, dove dopo aver messo un paio di friend si deve fare un paio di passi un po’ precari con una protezione non molto buona perché non eviterebbe di cadere su una piazzola sospesa.
E non si tratta di non essere abituati a questo tipo di scalata o di non conoscere questo tipo di vie, perché ho inseguito a lungo questa via perché avevo fatto tutte le più importanti vie di questo genere in Valle del Sarca: Missile, Diedro Stenico, Renata Rossi, Pilastro Gabrielli e Diedro Loss. Leggendo le relazioni sulla guida ci si convince che fra queste e il Diedro Manolo ci sia un grado di differenza e invece non è assolutamente così: secondo me ad esempio è nettamente più impegnativa del Diedro Loss, che ha diversi tiri di VI e VI+.

Il problema secondo me nasce dal fatto che sicuramente queste valutazioni sono state date da Manolo in apertura e sono compresse e nessuno poi ha voluto aggiornarle per renderle coerenti con le altre vie: solo che così si possono fare valutazioni sbagliate. Ad esempio noi ci siamo andati come prima via della stagione e praticamente senza ancora aver messo friend o dadi, quando invece sarebbe stato meglio fare diversamente, o addirittura avevamo invitato una ragazza che arrampica da poco perché appunto la valutavamo molto più facile: meno male che non è venuta 

Aggiungo poi per completezza che il chiodo sulla placca finale di VI sotto l’albero pensile noi non lo abbiamo trovato e da lì quindi è preferibile uscire verso sinistra, come del resto dovrebbe passare la via originale e dove si trovano possibilità di protezione e difficoltà più basse.

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